ATUMTEK, LE NOSTRE PERSONE. FRANCESCO CAPPELLINI: “OBIETTIVI CONDIVISI E FIDUCIA NEL CLIENTE. QUANDO IL LAVORO È UN PROCESSO WIN-WIN, GRATIFICANTE”
“Cosa c'è di più bello del vincere una piccola sfida con sé stessi e contemporaneamente essere stato utile a qualcuno? A volte, quando mi interfaccio con il cliente, ho quasi l’impressione di “prenderlo per mano” e provare ad aiutarlo a raggiungere il suo obiettivo. È gratificante, perché è come se avessimo vinto entrambi”.
Nuovo ingresso nel Gruppo Atumtek come Project Manager con una ricca esperienza come sviluppatore software in campo finanziario e assicurativo, Francesco Cappellini non ha dubbi: alla base di un buon ambiente lavorativo deve esserci un rapporto di fiducia con il cliente, unito alla condivisione degli obiettivi con colleghi e realtà aziendale. E spiega così anche le ragioni che lo hanno spinto in Atumtek: “Ero alla ricerca di nuovi stimoli che arricchissero il mio percorso professionale: mi piace mettermi alla prova, mi dà la carica per portare a termine la giornata in modo soddisfacente ed essere pronto ad affrontarne una nuova il mattino successivo”.
Cappellini si occupa di informatica dagli anni 90’, inizialmente orientato su un filone sistemistico, si è successivamente concentrato sullo sviluppo di software. Le principali esperienze lo vedono coinvolto nel settore finanziario e, soprattutto, in quello assicurativo, in cui vanta un’esperienza quindicennale nel ramo cauzioni.
Quale il progetto in cui è stata richiesta la tua expertise?
Con ruolo di Project manager, mi occupo del progetto FewBond, che potrei descrivere come la porta che ci condurrà verso una strada completamente nuova nel mondo del ramo cauzioni. A breve, inoltre, prenderò in carico un altro progetto ben avviato, I2G (la piattaforma proprietaria di Insurance Information governance), sempre con l’obiettivo di mantenere il miglior servizio possibile per i clienti.
Dalle tue parole risulta evidente il peso che dai al lavoro di squadra, quali sono le cinque colonne di un buon team?
Vorrei evidenziarne solo tre: collaborazione, impegno e organizzazione. A mio parere, ci sono diverse tipologie di gruppi, più o meno assortiti, ma tutto dipende da questi tre capisaldi. Con la collaborazione si mette la propria esperienza professionale a disposizione di tutto il gruppo aiutandolo a migliorare o, al contrario, si accetta di valutare, sperimentare o accettare suggerimenti dagli altri componenti. L'impegno è quello che permette di portare a termine un lavoro con qualità, mostrando rispetto al gruppo, all'azienda e soprattutto al cliente. L'organizzazione, infine, è ciò che semplifica il raggiungimento della meta, in modo più rapido, semplice e gratificante.
Come leggi l’evoluzione del settore assicurativo, anche attraverso l’ingresso dell’AI?
Penso che l'AI possa inserirsi nel mondo assicurativo in 3 modi principali: a livello di vendite, con l’individuazione di prodotti di interesse per il cliente; il secondo, per agevolare l'attività degli operatori, prevedendo, suggerendo o addirittura completando tasks in modo autonomo. Infine, attraverso la valutazione delle diverse tipologie di rischio, l'AI agevolerebbe la decisione se accettare il rischio, definendo un premio opportuno, o rifiutarlo, non emettendo la polizza. Alcune assicurazioni si stanno già muovendo in questa direzione, perché grazie alle enormi banche dati mondiali è possibile realizzare modelli matematici in grado di istruire l'AI sfruttandone i vantaggi.
Ferratissimo in ambito informatico e assicurativo, altre passioni o curiosità?
Fin da ragazzo sono appassionato di fotografia naturalistica, quindi panorami, paesi di montagna ma soprattutto animali. Ad alcune foto sono così legato da averle stampate su tela per apprenderle a casa, così, ogni volta che le guardo, provo le stesse emozioni del momento dello scatto.
Amo, inoltre, le camminate, soprattutto in montagna, che mi permettono di distrarmi e rigenerarmi.
Infine, c’è un hobby che mi piacerebbe iniziare: la costruzione di diorami, piccole scene di antichi villaggi in miniatura con costruzioni in pietra. Da diversi mesi valuto se cimentarmi, ma trovo delle resistenze perché la maggior parte del mio tempo libero lo dedico soprattutto al mio Alaskan Malamute, un grosso cagnolone di quasi 3 anni.
Francesco, grazie del tuo tempo e in bocca al lupo!